Portale di Jesi
Nella mia famiglia ogni giorno si parlava di edilizia, mio padre e mio nonno erano costruttori e quando mi sono diplomato nel 1995 all’Istituto Tecnico per Geometri “P. Cuppari” di Jesi, con la votazione di 58/60, si realizza anche il sogno di una vita di mio padre Tobia che, lavorando come muratore, studiava per corrispondenza per diventare geometra. La musica ha sempre accompagnato le mie giornate, per 10 anni ho studiato pianoforte e, nel 1995, ho conseguito il diploma in teoria musicale e pratica del solfeggio presso il Conservatorio di Pesaro.
Nel 2002 mi sono laureata presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Ancona con una votazione pari a 110/110 e lode. Come laureando ottengo l’abilitazione all’esercizio della professione e inizio a collaborare con due studi di ingegneria per supportare il completamento di calcoli strutturali, progettazione architettonica e impiantistica. Nello stesso anno ho collaborato anche con l’Istituto di Idraulica dell’Università di Ancona. Tra il 2002-2003 sono stato assunto come ingegnere presso l’azienda Torelli e Dottori.
Ancona
Fantastica ospitalità da parte del Team, molto spazio in casa e intorno alla casa per rilassarsi, e Bob il bellissimo cane. Senza dimenticare il miglior letto in cui abbiamo mai dormito. Ottimi anche i servizi interni con caffè/birre/vini a buon prezzo dalla dispensa e un frigorifero speciale per gli ospiti. Tutto sommato: abbiamo prenotato un paio di notti in più perché abbiamo potuto riposare davvero bene. Tutto merito dell’ottimo team.
Situato a San Paolo di Iesi, a 41 km dalla Stazione di Ancona e a 28 km dalle Grotte di Frasassi, l’Affittacamere Rooms Di Matteo offre sistemazioni con terrazza e la connessione WiFi gratuita in tutta la struttura, oltre a…
Accesso a Jesi
Il percorso ciclistico si snoda lungo la costa adriatica che in questo tratto dall’Abruzzo alle Marche mostra acque limpide e lunghe spiagge sabbiose, protette da verdi pinete. Segue poi l’entroterra marchigiano con le sue colline, che rappresentano il 69% del territorio della regione: colline dolci con pendenze lievi coperte da frutteti e campi di girasole. Vicino a Jesi, una delle poche valli: Vallesina, l’unica che corre parallela alla costa. Data la sua posizione, risente sia dell’aria fresca delle montagne sia dei venti salmastri dell’Adriatico. Il risultato è un microclima unico, con forti escursioni termiche, perfetto per i vigneti. Non a caso questa è la zona del Verdicchio, uno dei vini DOC più famosi delle Marche.
Se dico Pescara, pensate a Gabriele D’Annunzio, che qui è nato nel 1863. Prima di salire in sella, quindi, vale la pena visitare il Museo Casa Natale a lui dedicato, dichiarato Monumento Nazionale nel 1927. In nove sale si possono ammirare gli arredi, i mobili d’epoca e alcuni oggetti personali appartenuti al poeta e alla sua famiglia. Per una passeggiata all’aria aperta, invece, vi consigliamo di passeggiare nella Pineta Dannunziana, il “polmone verde” a sud della città con ville ed edifici in stile liberty che vi lasceranno a bocca aperta. Ora si può davvero salire in sella. La prima parte del percorso è tutta da gustare, perché si tratta della strada statale che costeggia la costa adriatica: un tratto pianeggiante tra il mare scintillante a destra e le pinete a sinistra. Gli unici elementi che vi faranno rallentare sono gli attraversamenti pedonali e le rotonde. Ma c’è un buon motivo per fermarsi. A Silvi, poco prima di Roseto degli Abruzzi, inizia l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano: acque marine incontaminate che meritano un tuffo per poi prendere il sole tra le dune della spiaggia.
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Situato a 440 metri sul livello del mare, Staffolo, come molti dei paesi collinari marchigiani, gode di un panorama incantevole ed esteso, con il belvedere del paese che offre una vista ininterrotta su tre valli fluviali: la Vallesina, la Valmisa e la Valmusone. Nelle giornate più limpide si può ammirare il mare Adriatico, che si estende fino alle isole della costa croata.
Il nome Staffolo sembra avere diverse origini: in lingua greca σταφύλια (staffilia) significa uva e potrebbe riferirsi all’occupazione primaria degli abitanti della zona; un’altra leggenda rimanda alla figura mitica di Staffilo, figlio di Arianna e Teseo, che fondò la zona; un’altra ancora, data la sua posizione tra i domini bizantini della Vallesina e del Ducato di Spoleto, allude al termine longobardo staffil, che significa confine.
Il centro del paese è costituito da una struttura medievale di forma ellittica, ed è circondato da una cinta muraria nella quale si aprono due porte d’ingresso, una a nord e una a sud, che danno accesso all’abitato; all’interno delle mura spiccano il Torrione dell’Albornoz, risalente al 1300, e una serie di altre torri, alcune delle quali sono tuttora abitate.