Montagna spaccata gaeta: orari e prezzi 2022

Grotta del turco

La Montagna Spaccata, che occupa un appezzamento di un quarto di regione, è un’interpretazione personale di Lana (Svetlana Pexie) di un luogo che lei definisce “vicino a casa”, in Italia; un luogo che in inglese si chiama The Split Mountain (la montagna spaccata) e che costituisce la sede del Santuario della Santissima Trinità.

Situata nei pressi della città di Gaeta, in provincia di Latina, nel Lazio, nell’Italia meridionale, l’originale Montagna Spaccata si trova all’interno del Parco Naturale di Monte Orlando. Si tratta di tre spaccature marine che incidono la montagna costiera e che la leggenda locale vuole siano state create da un fulmine scagliato sulla terra da un Dio sconvolto durante la crocifissione di Cristo sulla croce; per onorare la leggenda, i monaci benedettini costruirono il Santuario nell’XI secolo.

Un luogo ricco di significato religioso – si dice che San Filippo Neri, il “Secondo Apostolo di Roma”, visitasse il Santuario per periodi di riflessione e contemplazione, così come Bernardino da Siena – è un luogo oggi famoso per la sua gola primaria, lungo la quale – a pagamento – i visitatori possono percorrere i 300 scalini che portano al punto in cui l’acqua sgorga e scorre all’interno della Grotta del Turco, trasformata in un brillante turchese dalla luce del sole.

Cose da fare a gaeta, italia

La Montagna Spaccata è una popolare attrazione turistica vicino a Gaeta. Questo ripido promontorio roccioso diviso vicino a Gaeta, una città sulla costa più vicina a Napoli che a Roma, attrae molti visitatori che vengono ad ammirare le profonde fenditure nell’enorme roccia, ed è certamente una delle attrazioni più impressionanti della zona. I visitatori sono catturati dalla magia delle profonde fenditure del promontorio e ci sono molti altri punti di interesse lungo il percorso che si fa per arrivarci.

Sulle pareti della roccia si possono ammirare pannelli di maiolica raffiguranti la Via Crucis, contenenti versi del Metastasio e parzialmente restaurati. Risalgono al 1849 e sono attribuite a San Bernardino da Siena.

L’itinerario prescelto deve comprendere anche la visita alla suggestiva Grotta del Turco, legata a un’antica tradizione religiosa che vuole che sia venuta alla luce al momento della morte di Cristo. Sulla destra, lungo la scalinata che scende nelle viscere della montagna, si può notare un’iscrizione in latino e, sopra di essa, l’inquietante impronta di una mano sulla roccia che si dice appartenga a un marinaio turco.

Gaeta tripadvisor

Partendo da Gaeta, scoprirete la Montagna Spaccata, il Pozzo del Diavolo, la Spiaggia dei 300 gradini e la Grotta Azzurra, una delle attrazioni più belle, immergendovi in acque cristalline, facendo snorkeling e ammirando il panorama mozzafiato che vi accompagnerà fino a Sperlonga. Vi aspettiamo a bordo!

Ci incontreremo all’ora scelta durante il processo di prenotazione al porto di Gaeta. Qui lo skipper ci darà il benvenuto e, una volta saliti tutti a bordo, partiremo alla volta di Sperlonga. Navigheremo verso nord fino alla Montagna Spaccata, uno scoglio con tre spaccature, in una delle quali si trova la famosa impronta della mano del marinaio turco. Continueremo a navigare vicino alla costa per ammirare da vicino le meraviglie del litorale laziale. Supereremo la spiaggia di Serapo, con la sua sabbia finissima, per raggiungere Pozzo del Diavolo dove potremo tuffarci per goderci un bagno rinfrescante. Una volta tornati a bordo, proseguiremo verso la nostra ultima tappa, la Grotta delle Bambole a Sperlonga. La grotta prende il nome dalle forme ricreate dalle stalattiti e stalagmiti al suo interno, che sembrano bambole scolpite nella roccia. Qui faremo una seconda nuotata per fare snorkeling e ammirare questo ambiente circondato dal blu del mare.Dopo la sosta, sarà ora di tornare indietro, ma potremo goderci ancora un po’ di sole e relax prima di rientrare in porto. L’escursione dura in totale circa quattro ore.

Vale la pena visitare Gaeta

Sulla cima di questo promontorio sorge il Santuario della SS. Trinità. Sul lato sinistro della chiesa, una delle fessure conduce alla Grotta del Turco, pilmgrinaggio e incantevole meta turistica, legata ad altre storie e personaggi di rilievo.

“Era ormai circa mezzogiorno, e le tenebre vennero su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole smise di splendere. E la cortina del tempio si squarciò in due. Gesù chiamò a gran voce: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. Quando ebbe detto questo, esalò l’ultimo respiro” (Lc 23, 44-46).

Il Santuario della SS. Trinità fu costruito nell’XI secolo dai monaci benedettini su un pendio del Monte Orlando. L’aspetto che ha oggi, però, risale alla fine del XVII secolo e combina elementi dello stile napoletano e del barocco spagnolo.

In questo Santuario hanno pregato molti papi, re, vescovi e santi come Pio IX, Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, San Leonardo di Port Maurice, Paolo della Croce, San Gaspare del Bufalo e San Filippo Neri.