Costa cilentana nel mar Tirreno
Istituito nel 1991, ha ottenuto il riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO nel 1998. Copre una vasta area di 1.810 chilometri quadrati, che si estende dalla costa tirrenica tra Agropoli e Sapri, fino ai monti Alburni e al Vallo di Diano. Il confine costiero si estende per 100 chilometri e comprende i comuni di Agropoli, Acciaroli, Ascea, Pisciotta, Palinuro, Camerota, Scario, Policastro e Sapri.
Nell’entroterra il parco è prevalentemente montuoso, sezionato da spettacolari valli boscose. Le vette più alte sono il Monte Cervati a 1.899 metri, il Monte Panormo a 1.742 metri, il Monte Gelbison a 1.705 metri, il Monte Bulgheria a 1.225 metri e il Monte Stella a 1.131 metri. Originariamente chiamato “Monte Cilento”, il Monte Stella è considerato il cuore spirituale dell’area del “Cilento antico”.
Nel Cilento ci sono diversi fiumi importanti, tra cui il Bussento e il Calore. Il fiume Calore nasce dalle pendici settentrionali del Monte Cervati e scende verso il mare attraverso una serie di cinque spettacolari valli. La principale, le “Gole del calore”, si trova tra Felitto e Magliano e presenta una gola lunga 4.800 metri e profonda 52 metri.
In quale regione si trova Salerno?
Salerno, latino Salernum, città, regione Campania, Italia meridionale. Si trova a ovest della foce del fiume Irno sul Golfo di Salerno, a sud-est di Napoli.
Per cosa è famoso il Cilento?
Il Cilento è da sempre noto per la sua cucina sana e buona. Basti pensare che siamo nella terra della Dieta Mediterranea, infatti ogni anno centinaia di turisti arrivano da tutto il mondo in occasione delle varie fiere gastronomiche. I prodotti tipici, D.O.P.
Il Cilento merita una visita?
Evitate lo sfarzo dell’affollata Costiera Amalfitana a favore del vicino Cilento, dove vi attendono spiagge vuote da Bandiera Blu, suggestive cittadine collinari e alcuni degli antichi templi greci più belli del mondo. Non c’è da stupirsi che i napoletani se lo siano tenuto per sé. Dire che il Cilento è trascurato è un eufemismo.
Il greco in Italia
Evitate lo sfarzo dell’affollata Costiera Amalfitana a favore del vicino Cilento, dove vi attendono spiagge vuote da Bandiera Blu, suggestive cittadine collinari e alcuni degli antichi templi greci più belli del mondo. Non c’è da stupirsi che i napoletani se la siano tenuta per sé.
Sebbene il Cilento condivida il clima mite e le scogliere panoramiche della sua vicina più mondana, le somiglianze finiscono qui, e il Cilento è tanto migliore per questo. Il traffico della Costiera Amalfitana viene rapidamente sostituito da strade vuote che si snodano tra prati fioriti, bufali al pascolo e castelli medievali che fanno capolino da foreste secolari. I caratteristici villaggi collinari nascondono piccoli hotel e le piccole trattorie a conduzione familiare servono ricette locali di anni passati.
In effetti, il vasto parco nazionale del Cilento ha protetto la regione dal turismo di massa così bene che imbattersi in una spiaggia desolata, in templi vuoti o essere l’unico turista in città, fa parte del divertimento. Quindi, cosa state aspettando? Ecco sette motivi per visitare il Cilento…
Più a sud, Palinuro, famosa per le sue grotte blu, rosse e argentate, è circondata da fantastiche baie: visitate la sabbiosa Cala d’Arconte, circondata da scogliere frastagliate e circondata da un parco nazionale, o prendete una barca per raggiungere le splendide acque smeraldine del riparato Buon Dormire (nella foto).
Costa del Cilento
La regione è intrisa di mitologia e leggende greche, come nei nomi di alcune città, visibili anche nei resti delle colonie di Velia (antica Elea) e Paestum (antica Poseidonia). Velia fu anche sede degli “Eleatici”, una scuola di filosofi presocratici come Parmenide, Zenone di Elea e Melisso di Samo.
In gran parte del territorio del Cilento e del Vallo di Diano è stato istituito, nel 1991, un parco nazionale, per meglio far conoscere al mondo il segreto meglio custodito dell’Italia e per favorire un turismo di qualità. Nel 1998 il parco è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
La Costiera Cilentana, o Costiera Cilentana in italiano, è un tratto di costa situato nei golfi di Salerno e Policastro, che si estende in 16 comuni; da Capaccio-Paestum a nord-ovest a Sapri a sud-est.
È a Pioppi, nel cuore del Cilento, che Ancel Keys, il padre della dieta mediterranea, si stabilì e sviluppò le linee guida di questo modello nutrizionale ormai famoso in tutto il mondo, che si basa su un’alimentazione ricca e generalmente più sana.
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Qui si trovano alcuni capolavori inseriti nel 1998 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: il magnifico Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula.
Il mare del Cilento ha acque limpide che lambiscono la sua sabbia finissima; a pochi chilometri di distanza si profilano le cime delle Dolomiti meridionali, un’estesa catena montuosa che, in alcuni punti, supera i 1.700 metri. Gli insediamenti umani che punteggiano il territorio sono di origine antichissima, alcuni simili a presepi con centri di poche centinaia di abitanti tra santuari, monasteri e antichi manieri.
Il Cilento ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della filosofia e della scienza, soprattutto grazie all’insediamento della scuola eleatica, in epoca magnogreca, in quella che oggi è identificata come l’area archeologica di Velia, non lontano da Salerno. Parmenide, Zenone e Senofane furono i più brillanti rappresentanti di questa scuola.
Un altro sito di eccezionale interesse storico è l’area archeologica di Paestum. Dal 560 a.C. in poi, il villaggio conobbe uno sviluppo architettonico e culturale di cui possiamo godere ancora oggi.