Storia di Rocca Calascio
Tra le più iconiche, conosciuta in tutto il mondo per la sua strana bellezza, è la Rocca di Calascio utilizzata in tempi recenti, anche con l’altopiano circostante, come ambientazione per film storici, come “Lady Hawke”, con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer, per un film tv su Padre Pio da Pietrelcina, e alcune scene per il film “Il nome della Rosa”.
Storia Castelli e torri sono una caratteristica tipica del Medioevo e del Rinascimento. Nel XII e XIII secolo le ripetute invasioni portarono alla costruzione di castelli quasi ovunque, sia per la difesa militare che per quella civile. Questo tipo di fortificazioni divenne il modello per tutte le città d’Italia e d’Europa, ovunque Roma avesse esteso il suo dominio: gli edifici privati e pubblici si trovavano all’interno di mura difensive. Anche gli insediamenti in campagna erano difesi da costruzioni fortificate chiamate “castella”. La struttura rimase invariata nell’Alto Medioevo.
Tra il XII e il XIV secolo si verificò un cambiamento a seguito delle fortezze bizantine e arabe, e anche degli accampamenti tedeschi (solitamente dotati di torri). Le nuove strutture erano indipendenti dalle sezioni abitate e avevano quattro torri rotonde o poligonali agli angoli. All’inizio del XV secolo, con l’introduzione delle armi da fuoco e dell’artiglieria, il castello fu gradualmente sostituito da fortezze con enormi bastioni.
Interno di Rocca calascio
Conosciuta a livello nazionale e non solo per la presenza del suo famoso castello medievale, risalente al XII secolo, situato a 1.460 metri di altezza, una delle fortezze più alte d’Europa, che permette di godere di una vista mozzafiato.
È stato teatro di numerosi film, come “Lady Hawke”, con Michelle Pfeiffer, “Il nome della rosa”, con Sean Connery, “La piovra”, “Padre Pio”, “Le mie amiche atto secondo”, “Il viaggio della sposa”, “L’orizzonte degli eventi” e l’ultimo in ordine di tempo, “The American”, con George Clooney.
Una fortezza che si erge in mezzo al nulla classificata dal National Geographic tra i castelli più belli del mondo, raggiungibile con escursioni o passeggiate, nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
A pochi minuti da Santo Stefano di Sessanio, è uno dei luoghi più romantici d’Abruzzo, dove con il bel tempo si possono vedere chilometri di distanza: Campo Imperatore, la piana di Navelli e le maestose montagne del Gran Sasso.
Fatti di Rocca Calascio
Con i suoi 1.512 metri di altezza, il castello è la fortezza più alta dell’Appennino. Costruita in pietra e muratura esclusivamente per scopi militari e destinata solo ad ospitare le truppe e mai come residenza per i nobili, la fortezza domina la Piana di Navelli in uno dei punti più alti dell’antica Baronia di Carapelle.
La costruzione della fortezza iniziò nel X secolo come un’unica torre di avvistamento. Nel XIII secolo fu aggiunto un cortile murato con quattro torri cilindriche agli angoli e una torre interna più alta. La metà inferiore della fortezza è costruita con pietre più grandi rispetto alla metà superiore. Si ritiene che questa caratteristica servisse a rendere la base impenetrabile agli invasori. La fortezza non fu mai messa alla prova in battaglia. Tuttavia, fu gravemente danneggiata nel novembre 1461 da un terremoto di magnitudo stimata tra 7 e 8 della scala Richter.[1] Mentre la città di Calascio, che si trova sotto la fortezza, fu ricostruita, la fortezza non lo fu.[2]
Rocca calascio, abruzzo.
A 1.512 metri di altezza, il castello è la fortezza più alta dell’Appennino. Costruita in pietra e muratura esclusivamente per scopi militari e destinata solo ad ospitare le truppe e mai come residenza per i nobili, la fortezza domina la Piana di Navelli in uno dei punti più alti dell’antica Baronia di Carapelle.
La costruzione della fortezza iniziò nel X secolo come un’unica torre di guardia. Nel XIII secolo fu aggiunto un cortile murato con quattro torri cilindriche agli angoli e una torre interna più alta. La metà inferiore della fortezza è costruita con pietre più grandi rispetto alla metà superiore. Si ritiene che questa caratteristica servisse a rendere la base impenetrabile agli invasori. La fortezza non fu mai messa alla prova in battaglia. Tuttavia, fu gravemente danneggiata nel novembre 1461 da un terremoto di magnitudo stimata tra 7 e 8 della scala Richter.[1] Mentre la città di Calascio, che si trova sotto la fortezza, fu ricostruita, la fortezza non lo fu.[2]